“L’insabbiamento dei porti cilentani rischia di diventare un problema serio nell’imminenza della stagione estiva
”. Lo afferma Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, che ha presentato una interrogazione consiliare lanciando l’allarme sull’agibilità delle strutture del Cilento e sollecitando interventi.“
Il trasporto marittimo svolge un ruolo di primo piano nel processo d’integrazione dell’economia – osserva Tommasetti – In particolare la performance di un porto ha una rilevanza notevole sulle scelte localizzative delle imprese, in quanto attiva un meccanismo di distribuzione di beni e dei servizi veloce ed efficiente, riducendo i costi di scambio, aprendo nuove opportunità di mercato e incrementando l’efficienza del sistema economico
e commerciale”.
E qui il consigliere Tommasetti entra nel merito della problematica dell’area sud della provincia di Salerno: “ Lo spettro dell’insabbiamento si ripresenta soprattutto all’indomani dell’apertura della stagione estiva, quando si prospettano all’orizzonte le solite criticità legate all’ingresso e all’uscita dei natanti dai porti (da Agropoli, passando per Casal Velino, fino ad arrivare a Sapri). Nonostante l’approvazione nel 2018 di un piano da 66 milioni per i porti della Campania, interventi strutturali per le criticità rilevate nel Cilento tardano ad arrivare e determinano gravi ripercussioni sull’economia della terraferma, con cittadini e operatori turistici spesso sul piede di guerra. Specie dopo la pandemia, questi ultimi vorrebbero vedersi riconosciuta l’opportunità di ospitare, tra le altre, anche imbarcazioni di maggiori dimensioni che invece si trovano costrette a restare lontane dai litorali del
Cilento. Ancora peggiori sono le conseguenze per i pescatori, poiché l’insabbiamento sistematicamente rende ostica se non impossibile l’uscita in mare con le imbarcazioni”.
La questione, ricorda Tommasetti, fu anche oggetto di una diffida del Codacons Cilento alla Regione Campania presentata lo scorso dal responsabile Bartolomeo Lanzara. “È importante conoscere – conclude – lo stato attuale dei porti in tutti i Comuni della Costiera Cilentana, con un quadro dettagliato sulla loro effettiva capacità di funzionamento per consentire l’approdo delle imbarcazioni. Spesso dopo forti mareggiate le condizioni dei
piccoli porti del Cilento risultano solo di parziale agibilità. Chiediamo pertanto di essere messo a conoscenza delle iniziative programmate per risolvere il problema, scongiurando disagi e danni economici, e infine per quali porti siano previsti investimenti strutturali per dragaggio e ampliamento.
L'articolo è apparso su Agenda Politica